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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

A BERLINO (in streaming) PER UNA IOLANTA... LUCENTE

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Si dice spesso che, in alcune occasioni, l'opera lirica sia più godibile in forma di concerto perché si ha la possibilità, da parte di chi ascolta, di concentrarsi esclusivamente sulla musica senza avere, a volte, il "peso" di una messa in scena che magari nulla ha a che vedere con quello che è scritto in partitura. Non posso averne la certezza... ma ascoltare Iolanta  di Cajkovskij in forma di concerto, con la direzione di Kirill Petrenko e una straordinaria orchestra come quella dei Berliner Philharmoniker, non può che, a mio parere, confermare questa affermazione. Iolanta  è l'ultima opera scritta da Piotr Ilic Cajkovskij e, nel complesso, pur non essendo un sommo capolavoro (come lo possono essere Eugenio Onegin  o La dama di picche , per esempio) si porta però in dote tutto il bagaglio del Cajkovskij operista e non solo. La trama è abbastanza semplice e ci narra le vicende di Iolanta, figlia cieca del Re René, che grazie all'amore per il principe forestiero V

A PALERMO (in streaming) PER I VESPRI DI VERDI... O DELLA DANTE?

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Giovedì sera è stata inaugurata la stagione 2022 del Teatro Massimo di Palermo con una nuova edizione di  Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi, per la prima volta nell'edizione originale francese sul palcoscenico del teatro di Piazza Verdi. Per l'occasione la Fondazione ha affidato la concertazione al direttore musicale Omer Meir Wellber e la regia alla palermitana Emma Dante. Lo dico fuori dai denti, alcuni spettacoli lirici della Dante li ho molto apprezzati (penso alla Carmen scaligera così come al dittico Cavalleria rusticana/La voix humaine  ed anche, in parte, alla Cenerentola  romana) e anche in questo spettacolo ci sono alcune ottime idee che la regista riesce a rendere abbastanza bene ma nel complesso, a mio parere, la prova finale risulta insufficiente. E il giudizio, prima di cercare di esplicitarlo, riguarda tutto l'insieme perché soprattutto in questo spettacolo l'aspetto musicale è stretto a doppia mandata con l'aspetto scenico. Cerco di spiegarmi

CONCERTI DI CAPODANNO IN TV... UN CONFRONTO SENZA STORIA

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Il primo giorno del nuovo anno è sinonimo di concerti di capodanno e quindi non si può prescindere dai due concerti che, in Italia, hanno più eco: quello veneziano e quello viennese. Il Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia, nato nel 2004, è stato diretto quest’anno da Fabio Luisi ed ha visto la partecipazione dei solisti Pretty Yende e Brian Jadge. Il programma della seconda parte del concerto (la prima è prettamente sinfonica e vedeva quest’anno l’esecuzione della Nona sinfonia di Dvorak) è completamente dedicato al repertorio operistico e anche quest’anno si è potuto notare la completa mancanza di inventiva da parte di chi progetta il concerto che alla fine definire nazional-popolare è forse troppo buono. In scaletta alcuni pezzi che dovrebbero esaltare i solisti che li cantano pur non avendo un filo logico, paiono buttati lì senza nessun senso. Bisogna dare adito a Luisi di essersi abbastanza immedesimato in questo “prodotto” e l’orchestra suona veramente bene m