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Visualizzazione dei post da 2022

CONCERTI NATALIZI IN TV

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 Come ogni anno le festività natalizie ci portano una scorpacciata di musica classica in tv come molto poco capita durante l'anno. In questo mese di dicembre in tv si è potuto assistere a quattro concerti natalizi: quello organizzato dal Senato della Repubblica, il Concerto di Natale al Teatro alla Scala, il tradizionale concerto natalizio dalla Basilica Superiore di S. Francesco ad Assisi e il Concerto di Natale dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI a Torino. Alcune impressioni su ognuno di loro. CONCERTO DI NATALE AL SENATO Il concerto organizzato dal Senato della Repubblica è diventato ormai una tradizione delle settimane che precedono il Natale. Quest'anno i protagonisti del concerto sono stati Beatrice Venezi e l'Orchestra Haydn di Bolzano - Trento. Il programma del concerto si è concentrato su pagine di autori italiani (Verdi, Martucci, Puccini) tra la fine dell'800 e i primi del Novecento. Beatrice Venezi dirige con piglio, soprattutto i brani puccinia

A MILANO... PER LA STELLA LUCENTE DI ASMIK GRIGORIAN

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Ripresa dalla pausa estiva migliore non ci poteva essere per il Teatro alla Scala che propone al suo pubblico il ritorno di Asmik Grigorian, dopo il successo ottenuto nel marzo scorso sempre sul palco del Piermarini nel ruolo di Liza nella Dama di picche di Cajkovskij e a poche settimane di distanza dall'ottima interpretazione dei tre ruoli femminili principali del Trittico pucciniano al Festival di Salisburgo. Recital particolarissimo quello del soprano lituano che propone al pubblico, nella prima parte, alcune commoventi romanze di Cajkovskij mentre nella seconda parte tutta l'attenzione è dedicata alle liriche di Sergei Rachmaninov, alle quali la Grigorian ha dedicato il suo ultimo lavoro discografico "Dissonance". Così come nell'incisione discografica la Grigorian è supportata anche qui a Milano da Lukas Geniusas, che non solo l'accompagna ma offre una prestazione di altissimo livello interpretativo anche grazie ad una esecuzione di prim'ordine di tre

A SALISBURGO (alla radio)... PER LA PRIMA VOLTA DEL TRITTICO PUCCINIANO

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Uno degli spettacoli di punta dell'edizione estiva 2022 del Festival di Salisburgo è senza dubbio la messa in scena completa del Trittico  di Giacomo Puccini, che calca per la prima volta le scene del Grosses Festspielhaus. I tre atti unici sono eseguiti non nella tradizionale scansione, approvata dopo lungo travaglio dallo stesso Puccini, ma per volontà del regista Christof Loy seguono una scansione diversa: si inizia con Gianni Schicchi  per poi proseguire con Il tabarro  ed infine terminare con Suor Angelica . Non avendo visto ma solo ascoltato lo spettacolo mi limiterò ad alcune considerazioni musicali (nell'attesa dello streaming previsto per il prossimo 13 agosto). Certo ascoltare dopo meno di un'ora il recitativo con cui Schicchi chiede al pubblico venia per tutto quello che è successo domandando incitando comunque all'applauso "se stasera vi siete divertiti" (con ancora due terzi di spettacolo davanti)... un po' fa specie. Dal punto di vista musica

A LIEGI (in streaming) PER IL SIMONE VERDIANO DIRETTO DA SPERANZA SCAPPUCCI

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La nuova produzione di Simon Boccanegra  di Verdi, in scena in questi giorni all'Opéra Royal de Wallonie di Liegi, segna l'ultima produzione diretta, come direttore musicale dell'istituzione, da Speranza Scappucci. La produzione si avvale della regia teatrale di Laurence Dale con le scene di Gary Mc Gann e i costumi di Fernad Ruiz. Premetto subito che l'aspetto musicale è senza dubbio quello più interessante mentre l'aspetto visivo lascia parecchio a desiderare.  Ma soffermiamoci per poche righe su quello che lo spettatore vede sul palcoscenico. L'impianto scenico è pensato con un unico sfondo simil-marino dove però la fanno da padrone una serie di costruzioni dallo stile post-industriale, forse senza tempo ma che sono quanto di più freddo e non coinvolgente che ci sia. Una piattaforma girevole ci fa vedere da più angolature queste costruzioni portandoci nei vari ambienti che caratterizzano la scena. Questa impersonalità, congiunta anche alla totale mancanza del

A MILANO (alla radio)... PER IL NUOVO RIGOLETTO SCALIGERO

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Lunedì scorso, tramite le frequenze di Rai Radio3, si è avuto modo di ascoltare in diretta la prima rappresentazione del "nuovo" Rigoletto  scaligero, con la regia teatrale di Mario Martone e la direzione orchestrale di Michele Gamba. Naturalmente le considerazioni si fermeranno solo sulla parte musicale, tralasciando l'aspetto visivo che, a sentire le contestazioni finali di una parte del pubblico, pare non abbia convinto. Rigoletto  è, tra le opere del periodo centrale della produzione verdiana, una delle più complesse, a mio parere. Così come in Trovatore  anche in quest'opera, sommo capolavoro, a farla da padrona, musicalmente parlando, è la tinta specifica che permea tutta la composizione.  Il giovane Michele Gamba, direttore molto interessante che si sta ritagliando alla Scala un ruolo ben preciso, pare però non avere appieno focalizzato questo aspetto. La sua direzione è molto varia (si passa da momenti lentissimi a indicazioni metronomiche molto veloci), ma ne

A VIENNA (in streaming)... PER IL NUOVO "TRISTAN UND ISOLDE" DELLA STAATSOPER

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Ancora opera dal vivo in streaming da Vienna… e mercoledì si è avuta la possibilità di assistere alla nuova produzione di Tristan und Isolde di Richard Wagner nell’allestimento pensato e curato da Calixto Bieito con la direzione musicale di Philippe Jordan. Faccio una piccola premessa: di Bieito ho apprezzato alcuni spettacoli (penso alla sua Carmen oppure l’ Angelo di fuoco andato in scena alcune settimane fa a Madrid) mentre altri li ho ritenuti brutti oltre che proprio non li ho capiti (vedi il Parsifal di ormai 10 anni fa). Questo spettacolo, seppure possa avere una base su cui la regia si muove, ho sinceramente fatto fatica a guardarlo e capirlo. Non c’è nulla di “tradizionale” ma pare non ci sia nulla neanche di innovativo. Il contesto lugubre di morte aleggia fin dall’inizio anche se poco comprensibili sono le altalene con i bambini bendati sopra un piccolo lago (acqua onnipresente nel primo e secondo atto), Tristano coricato sull’acqua fin dall’inizio dell’opera, una Isott

A VIENNA (in streaming)... PER LE ANGOSCE DI LUCIA

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La Staatsoper di Vienna prosegue la sua straordinaria opera di divulgazione, tramite lo streaming in diretta, di alcune delle più interessanti produzioni della sua stagione. Domenica sera si è avuta la possibilità di assistere, comodamente seduti sul divano di casa, alla Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti nella produzione con la regia di Laurent Pelly e la direzione musicale di Evelino Pidò. Da subito bisogna rimarcare ancora una volta la qualità stratosferica delle riprese e si fatica sempre di più a capire come in Italia certe operazioni non siano possibili. Tralasciando queste considerazioni… veniamo allo spettacolo. Pelly ci porta una Scozia quasi indefinita, dove l’ambiente che fa da cornice a tutta la vicenda, è una landa desolata dove la fa da padrona la neve e il nulla. Il mondo della Lucia di Pelly è a tinte omogenee: bianco e nero. Solo nell’atto della pazzia arriva il colore rosso che campeggia in un lunghissimo tappeto e naturalmente nel vestito insanguinato d

A VIENNA (in streaming)... PER IL BUON "VECCHIO" CAVALIERE DELLA ROSA

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La sera di Pasqua, in diretta streaming, si è potuto assistere alla recita di Der Rosenkavalier  messa in scena sul palco della Staatsoper di Vienna, nella storica edizione con la regia di Otto Schenk e la direzione orchestrale di Philippe Jordan. Il Rosenkavalier  di Schenk è uno dei classicissimi spettacoli che ancora calcano le scene del massimo teatro viennese (quest'anno sono ben 54 anni) e, seppur la ormai vetustà delle scenografie, continua ad avere ancora il suo fascino. Ogni movimento, ogni singola contestualizzazione è prettamente attinente a quanto si legge nel libretto. Inconfondibile è ormai la camera da letto della Marescialla, con i suoi broccati e le sue pareti, Mohammed (in questo caso un bambino di carnagione chiara e non moro) che corre di qua e di là con le sue inconfondibili pantofole ai piedi. E poi la maestosità del palazzo di Faninal nel secondo atto, con la sontuosa scalinata e quell'andare e venire di servi e lacchè. Ed infine la taverna del terzo atto

DISSONANCE - ASMIK GRIGORIAN e LUKAS GENIUSAS

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Mi capita molto raramente di innamorarmi di una registrazione (per lo più recital o album monotematici)... ma qui devo fare un'eccezione! Non si può rimanere non entusiasti e ammaliati dal nuovo album, appena uscito e prodotto dall'etichetta Alpha Classic, della straordinaria ASMIK GRIGORIAN e dedicato ad alcune delle più belle romanze per voce e pianoforte di Sergei Rachmaninov. Ci tengo a precisare come si tratti appunto di brani per voce... e pianoforte perché tutti sappiamo quanto importante sia la produzione del compositore russo proprio per questo strumento. Asmik Grigorian, il soprano a mio avviso più interessante in assoluto di questi ultimi tempi, con questa sua prima registrazione ufficiale ottiene un risultato strabiliante. Dopo i trionfi degli ultimi anni - come Salome, Marie (Wozzeck e Die tote Stadt), Tatiana (Evgenij Onegin), Rusalka, Jenufa e Liza (Pikovaja Dama) - si approccia a queste romanze di Rachmaninov come se affrontasse, ogni volta, un'opera lirica

A BRUXELLES (in streaming) PER UN TRITTICO... TRA FUMETTI E REALITY

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La nuova produzione completa del Trittico  di Giacomo Puccini, in scena in queste settimane al Theatre de la Monnaie di Bruxelles, ha destato parecchio interesse soprattutto per via della regia del giovane Tobias Kratzer. Sicuramente l'ispirazione per una visione comune dell'intero trio di opere in un atto, andate in scena per la prima volta al Metropolitan di New York nel 1918, è stata data dai fumetti e dalla tv di oggi, piena di reality show dove il pubblico è continuo spettatore delle vicende umane di chi "si mette in mostra". Ecco quindi che la scena de Il tabarro  assomiglia molto ai riquadri di un fumetto in bianco e nero mentre la storia a fumetti proprio del triangolo amoroso Michele-Giorgietta-Luigi passa di mano in mano, in un gioco continuo di proibizioni, tra la suore del convento di Suor Angelica . Da ricordare poi che lo stesso Michele, mentre è sotto coperta, guarda alla tv il reality show delle vicende che riguardano Buoso Donati e la sua famiglia. Re