A SALISBURGO (alla radio)... PER LA PRIMA VOLTA DEL TRITTICO PUCCINIANO

Uno degli spettacoli di punta dell'edizione estiva 2022 del Festival di Salisburgo è senza dubbio la messa in scena completa del Trittico di Giacomo Puccini, che calca per la prima volta le scene del Grosses Festspielhaus.

I tre atti unici sono eseguiti non nella tradizionale scansione, approvata dopo lungo travaglio dallo stesso Puccini, ma per volontà del regista Christof Loy seguono una scansione diversa: si inizia con Gianni Schicchi per poi proseguire con Il tabarro ed infine terminare con Suor Angelica.

Non avendo visto ma solo ascoltato lo spettacolo mi limiterò ad alcune considerazioni musicali (nell'attesa dello streaming previsto per il prossimo 13 agosto). Certo ascoltare dopo meno di un'ora il recitativo con cui Schicchi chiede al pubblico venia per tutto quello che è successo domandando incitando comunque all'applauso "se stasera vi siete divertiti" (con ancora due terzi di spettacolo davanti)... un po' fa specie.

Dal punto di vista musicale due erano le aspettative che si aveva per questo Trittico: innanzitutto per la tripla interpretazione di Asmik Grigorian (che ha affrontato, in successione, i ruoli di Lauretta, Giorgetta e Suor Angelica) e per la direzione orchestrale di Franz Welser-Most.

Parto innanzitutto dalla Grigorian che si è resa protagonista, nel complesso, di una prova  al di sopra di quelle che erano le mie aspettative iniziali (pur io adorando questo straordinario soprano). La sua Lauretta si dimostra dolce e affabile nei confronti del padre (interpretato con piglio da Misha Kiria), pur con la sua vocalità che tende più a Manon Lescaut, ma proprio quando affronta il duetto con il suo amato Rinuccio (un discreto Alexey Neklyudov) ecco che emerge la sua vera indole.

Nei panni di Giorgetta aumenta sostanzialmente la prestazione artistica del soprano lituano, più a suo agio con la vocalità scritta da Puccini per questa donna che, dopo la morte del figlio, non trova pace né fra le braccia del marito Michele (buona prestazione nel ruolo quella di Roman Burdenko) né fra quelle dell'amante Luigi (cantato correttamente da Joshua Guerrero).

L'apoteosi della Grigorian arriva senza dubbio con la sue interpretazione di Suor Angelica, anche se bisogna essere sinceri che al termine del lunghissimo e difficilissimo finale è apparsa un po' stanca. La sua Angelica è tutta cesellata sul canto, supportata da una linea melodica ben appoggiata, con gli acuti giusti e taglienti quanto basta. Certo non è la Suor Angelica ideale (se poi pensiamo a tante cantanti del passato) ma nella ricerca dei colori della sua voce si coglie, anche solo ascoltando alla radio, un cesello ed una introspezione veramente eccezionali. Altro tassello della sua interpretazione di quest'opera è senza dubbio il duetto con la Zia Principessa (interpretata con raffinatezza, anche se con una linea di canto alquanto traballante, da Karita Mattila).

Al termine dell'intero spettacolo è per la Grigorian un successo assoluto... e molto probabilmente il palcoscenico salisburghese riesce a darle degli stimoli particolari (ho ancora negli occhi e nelle orecchie la sua Salome!!!).

Franz Welser-Most, direttore di casa a Salisburgo, è colui che forse delude di più. Il suo Puccini manca di vitalità, manca di slancio, manca di accensioni e di calore. La sue direzione di Gianni Schicchi è alquanto didascalica, meglio senza dubbio Il tabarro, dove la pasta orchestrale si fa magma, e buone dinamiche vengono trovate anche in Suor Angelica, dove però alcune scelte dei tempi possono essere discutibili. Nel complesso il suo è un Puccini... senza anima. Peccato!!! Anche perché avendo a disposizione i Wiener Philharmoniker in buca si sarebbe potuto raggiungere un risultato diverso.

Tre atti unici vuol dire anche una immensa schiera di interpreti comprimari. Nel complesso se la cavano tutti abbastanza bene (anche se tanti sono i difetti di pronuncia che si sentono) ma mi preme di ricordare qui Enkelejda Shkosa che ha cantato (come la Grigorian) in tutti e tre gli atti (Zita nello Schicchi, Frugola nel Tabarro e Suora Zelatrice in Suor Angelica). Assieme a lei un appunto per l'interpretazione di Lavinia Bini e Matteo Peirone (Nella e Maestro Spinelloccio nello Schicchi), Andrea Giovannini (Tinca nel Tabarro), Caterina Piva e Giulia Semenzato (Maestra delle Novizie e Suor Genovieffa in Suor Angelica).


Diretta radiofonica del 29 luglio 2022 (Radio3 Rai)

Gianni Schicchi - 🌟🌟

Il tabarro - 🌟🌟🌟

Suor Angelica - 🌟🌟🌟🌟


Per chi volesse ascoltare l'intera rappresentazione ecco il link (BR-Klassik): 

https://www.br-klassik.de/audio/20220729-on-demand-salzburger-festspiele-il-trittico-franz-welser-moest-100.html

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