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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

STAGIONE IN STREAMING DEL SOCIALE DI ROVIGO... CHIUSURA COL BOTTO!!!

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Secondo fine settimana di concerti in streaming per il Teatro Sociale di Rovigo che replica il successo dello scorso weekend calando due appuntamenti di alto livello. Sabato pomeriggio i protagonisti sono stati il baritono Simone Piazzola e il basso Giacomo Prestia mentre domenica pomeriggio protagonista assoluta è stata il soprano Claudia Pavone. Partiamo dal concerto di sabato, intitolato “Suona ogni labbro il mio nome – Gli uomini di Verdi”, che attraverso le straordinarie musiche del compositore di Busseto ci hanno dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, della grandezza della scrittura oltre alla profondità dei personaggi che proprio Verdi ha saputo tratteggiare nelle sue opere. I brani scelti per il concerto si sono concentrati soprattutto su due capolavori assoluti come Simon Boccanegra e Don Carlo , lavori dove il rapporto tra sfera personale e pubblica è una delle caratteristiche peculiari. Giacomo Prestia, che vanta ormai una lunga e gloriosa carriera in

E' GIANNI SCHICCHI IL NOSTRO SALVATORE... FORSE

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Il "beato" streaming ci fa gustare in questi tempi di pandemia tanti interessanti spettacoli da teatri italiani e non solo. Ieri sera ho avuto moto di apprezzare ancora una volta lo splendido lavoro messo insieme da tutte le maestranze dell'Ente Concerti Marialisa de Carolis di Sassari che, dopo la messa in scena lo scorso mese di Suor Angelica , ha allestito l'ultimo tassello del Trittico pucciniano e cioè Gianni Schicchi  in un Teatro Comunale desolatamente vuoto ma carico di emozione (cosa che puntualmente è stata trasmessa anche tramite lo streaming).  L'allestimento vede i bellissimi e coloratissimi costumi elaborati dai giovani dell'Accademia di Belle Arti, che fanno uso per lo più di carta e ci portano in un'era abbastanza atemporale in cui i vestiti diventano anche elementi scenici. Poche sono le scenografie che ci portano nella casa di Buoso Donati: un grande letto al centro e due praticabili ai lati che fanno entrare il medico Maestro Spinellocci

ROSSINI E IL SUO BARBIERE... VINCONO SEMPRE!!!

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L’edizione autunnale del Rossini Opera Festival, tutta in diretta streaming, è proseguita ieri (nell’attesa del Viaggio a Reims con i giovani cantanti dell’Accademia) con la ripresa brillantissima de Il barbiere di Siviglia nel bellissimo allestimento di Pier Luigi Pizzi. Questo spettacolo, nato due anni fa nell’ambito del festival estivo, è pensato dal novantenne Pizzi in maniera mirabile: nel suo interno si rivedono tanti piccoli spezzoni dell’immensa carriera del regista che rendono l’insieme molto bello, fluido, vivace ma mai sopra le righe. A guardarlo ci si diverte, si sorride e si divertono anche i protagonisti in scena (cosa non facile nel momento in cui ci troviamo). Pur con tutte le difficoltà del caso dovute alle norme di distanziamento… spettacolo godibilissimo. Insieme alla parte visiva si fa apprezzare anche la parte musicale. Michele Spotti dirige con piglio e gusto l’Orchestra Sinfonica G. Rossini: i suoi tempi sono per lo più abbastanza veloci pur, al momento o

INIZIO DI STAGIONE IN STREAMING... AL SOCIALE DI ROVIGO

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Il Teatro Sociale di Rovigo non potendo mettere in scena la prevista Traviata , che avrebbe dovuto inaugurare la stagione lirica autunnale, ha pensato di allietare il suo fedele pubblico programmando in due fine settimana quattro concerti in streaming gratuito con interessanti proposte musicali. Il primo concerto, sabato 21, intitolato “L’elisir che desta amore” ha visto la presenza del tenore Raffaele Abete e del basso-baritono Domenico Colaianni, accompagnati entrambi al pianoforte dal maestro Francesco Rosa. Il programma è stato sicuramente interessante e si è snodato tra alcune arie d’opera famose e altre meno, con due duetti che hanno suggellato il bel affiatamento tra i due artisti. Raffaele Abete ha deliziato il pubblico con una serie di arie belcantistiche che hanno reso bene il suo bel timbro di voce, limpido e ben propenso all’acuto. Se nell’aria d’apertura del concerto (“A te o cara” dai Puritani di Bellini) era palpabile l’emozione nelle arie successive (“Spirto gent

ALMANACCO OPERISTICO - 22 novembre 2020 - IRIS di P. Mascagni

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IRIS Opera in tre atti di Luigi Illica Musica di Pietro Mascagni   Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 22 novembre 1898   La proposta di un’opera ‘giapponese’ venne fatta a Mascagni nel 1896 da Luigi Illica, librettista di testi importanti come La Bohème e Andrea Chénier , che sarà suo collaboratore anche per Le maschere e Isabeau . Mascagni ha appena presentato il piccolo Zanetto , un primo saggio di gusto parnassiano-decadente, e l’idea di Illica interpreta una volontà di rinnovamento rispetto al realismo imperante, l’aspirazione a dare una risposta italiana al simbolismo di un Maeterlinck (il cui Pelléas et Mélisande non è stato però ancora rivestito dalle note di Debussy), intrecciandolo con il gusto per l’esotico che sta dilagando nella cultura europea. A fine Ottocento, il Giappone si affaccia alla ribalta politica internazionale e l’Estremo Oriente viene a sostituire le turcherie care al Settecento e all’età rossiniana; le suppellettili, i paraventi lac

DOGE E CONGIURATO... MARINO FALIERO ESALTA IL GENIO BERGAMASCO

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Ieri sera, grazie alla diretta televisiva della RAI, ho assistito al MARINO FALIERO di Gaetano Donizetti che ha inaugurato l’edizione 2020 del Festival Donizetti di Bergamo. L’occasione è stata anche quella di inaugurare, dopo tre anni di lavori, il ristrutturato Teatro Donizetti. Purtroppo la pandemia in corso non ha permesso che lo spettacolo fosse visto dal pubblico presente in sala… ne abbiamo giovato però tramite televisione e web. Come già successo in altre produzioni liriche in questi tempi difficili, gli spazi teatrali “tradizionali” sono ribaltati e quindi ci troviamo con la scena vera a propria in platea mentre l’orchestra si sviluppa tra la buca (rialzata) e il palcoscenico assieme anche al coro. L’opera viene eseguita per la prima volta nella nuova edizione critica che non è moltissimo differente da quella ascoltata quasi vent’anni fa a Parma (buona registrazione diretta da Roberto Abbado con Pertusi, Devia, Servile e Blake) ma che nel complesso ci riporta una partitur

ALMANACCO OPERISTICO - 20 novembre 2020 - FIDELIO di L. van Beethoven

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FIDELIO (Leonore) Opera in due atti di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, da Léonore di Jean-Nicolas Bouilly Musica di Ludwig van Beethoven   Prima rappresentazione: Vienna, Theater an der Wien , 20 novembre 1805 (seconda versione: Theater an der Wien, 29 marzo 1806)   L’unica opera di Beethoven ebbe come fonte un dramma di Jean-Nicolas Boully rappresentato nel 1798 con musica di Pierre Gaveaux, un testo cui negli stessi anni attinsero Ferdinando Paër (? Leonora ) e Giovanni Simone Mayr ( L’amor coniugale , Padova 1805). Apparteneva a un genere assai diffuso nella Francia degli anni della rivoluzione e nel decennio seguente, la pièce à sauvetage in cui gli eroi positivi, i rappresentanti delle forze del bene, trionfano dopo aver subito ingiuste persecuzioni e dopo romanzesche peripezie, trovando alla fine salvezza in una situazione di grave pericolo grazie a un provvidenziale colpo di scena, da intendersi non come semplice effetto teatrale, ma come afferm

ALMANACCO OPERISTICO - 17 novembre 2020 - FEDORA di U. Giordano

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FEDORA Melodramma in tre atti di Artuto Colautti, dal dramma omonimo di Victorien Sardou Musica di Umberto Giordano   Prima rappresentazione: Milano, Teatro Lirico Internazionale, 17 novembre 1898   Umberto Giordano vide la Fedora di Sardou nel 1889 al Teatro Bellini di Napoli, proprio nell’interpretazione della Bernhardt – come accadrà a Puccini per Tosca : stesso commediografo, stessa attrice. Anche Giordano chiese immediatamente a Sardou di poterla musicare ma pare che la risposta fosse stata «on verra plus tard»: insomma, era meglio che il giovane compositore desse prima prova del suo valore. E così, dopo la seconda opera, Regina Diaz , l’editore Edoardo Sonzogno tornò a riproporsi a Sardou, che tuttavia chiese una cifra esorbitante. Il terzo tentativo – siamo ormai al 1897 – ebbe più fortuna: Giordano aveva già alle spalle il successo di Andrea Chénier . LA TRAMA Atto primo. A Pietroburgo, nel salotto di Vladimiro Andrejevich, in una notte d’inverno del 1881. La p