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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

A PESARO (alla radio)... PER LE VICISSITUDINI DI BRUSCHINO & C.

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Secondo ascolto radiofonico in diretta dal Rossini Opera Festival… e dopo le atmosfere mediorientali del Moise si passa ad una delle più interessanti farse comiche scritte dal genio di Pesaro: Il signor Bruschino . Ancora oggi si fa fatica a capire come la prima di quest’opera, andata in scena al Teatro San Moisè di Venezia il 27 gennaio 1813, sia stata un fallimento clamoroso… sicuramente tante saranno state le variabili ma non certo l’ispiratissima vena musicale di Rossini che in poco meno di 90 minuti ci mostra il meglio della sua idea compositiva. Avendo naturalmente ascoltato l’opera alla radio non parlerò dell’allestimento, che in questo caso debuttava a Pesaro, con la regia del duo Barbe & Doucet. L’aspetto musicale, all’ascolto, pare molto interessante nel complesso. Michele Spotti dirige per il quinto anno consecutivo a Pesaro (dirigerà anche il Gala di chiusura con Juan Diego Florez) e la scelta della direzione artistica del festival è, per questo da elogiare. La

A SALISBURGO (in streaming)... PER IL DON GIOVANNI PENSATO DALLA COPPIA CURRENTZIS/CASTELLUCCI

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Tra tutti i festival musicali estivi in giro per il mondo sicuramente la voce grossa lo fa ogni anno il Festival di Salisburgo, che quest’anno recupera l’edizione n. 100. Uno degli spettacoli di punta (che proprio lo scorso anno doveva debuttare) è la messa di Don Giovanni con la regia di Romeo Castellucci (che a Salisburgo ha allestito qualche anno fa una interessante Salome ) e la direzione di Teodor Currentzis. Partiamo dalla parte visiva dello spettacolo. La scena, durante l’ouverture, rappresenta una chiesa barocca che piano piano viene completamente spogliata di tutti gli arredi (banchi, quadri, tabernacolo ed infine crocifisso) rimanendo solo un ambiente vuoto bianchissimo. Ammetto che vedendo lo scenario non poteva non venirmi in mente l’interno della bianca Kollegienkirke (che tra l’altro si trova di fronte alla casa natale di Mozart in Universitatplatz a Salisburgo) ed allora i ricordi salisburghesi hanno avuto la meglio e forse mi hanno fatto apprezzare poco quello ch

A PESARO (alla radio)... PER L'INAUGURAZIONE DEL ROF NUMERO QUARANTADUE

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Agosto è il grande mese dei festival operistici internazionali… e per noi italiani non può che essere Pesaro e il suo ROF, giunto quest’anno alla 42^ edizione. Lo spettacolo inaugurale del Festival è Moïse et Pharaon nel nuovo allestimento concepito da Pier Luigi Pizzi (assieme a Massimo Gasparon) con la direzione orchestrale affidata a Giacomo Sagripanti. Il Moïse è un capolavoro assoluto di Rossini che, partendo dal suo Mosè in Egitto napoletano ha forgiato una nuova opera non solo concepita per il gusto francese (e quindi un grand-opéra) ma che già guarda, come inevitabilmente farà anche il Guillaume Tell , al romanticismo. L’opera si è ascoltata alla radio e quindi le considerazioni saranno prettamente musicali. Giacomo Sagripanti torna al ROF dopo una serie fortunata di direzioni ( Barbiere nel 2014, Ricciardo e Zoraide nel 2018 oltre allo Stabat Mater) e qui lo fa con uno dei massimi capolavori (almeno per me lo è). L’esito è nel complesso molto buono anche se potrebb

A TORRE DEL LAGO (in streaming)... PER IL DEBUTTO DI STEFANIA SANDRELLI NELLA REGIA DI TOSCA

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Non può esserci estate… senza il Festival Puccini ospitato nel suggestivo teatro all’aperto sul Lago di Massaciuccoli a Torre del Lago. E non può esserci festival dedicato a Giacomo Puccini… senza Tosca ! Anche se alcune volte (come in questo caso) parecchie cose non quadrano. Lo spettacolo è un nuovo allestimento con le scene e i costumi di Andrea Tocchio e il debutto nella regia operistica di Stefania Sandrelli. Il debutto diciamocelo… non è stato dei più brillanti, purtroppo. Se le scene sono abbastanza interessanti (soprattutto nel secondo atto con una grandissima cartina di Roma che fa da parete dello studio di Scarpia a Palazzo Farnese) e i costumi alquanto innocui (la maggior parte dei figuranti indossa dei mantelli con cappuccio che fanno tanto Halloween) e di per sé proprio la concezione registica della Sandrelli che proprio non riesce ad integrarsi con il dramma di Tosca. Da quello che si capisce guardando lo spettacolo si vuol mettere in scena una Tosca che sia emblem

A VERONA (in tv)... PER I PAGLIACCI DI FELLINIANA MEMORIA

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Seconda trasmissione televisiva del dittico verista che ha inaugurato la stagione lirica 2021 della Fondazione Arena di Verona. Ieri sera è stata la volta di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo con la direzione (la stessa della Cavalleria di Mascagni) di Marco Armiliato ed un cast internazionale. L’allestimento scenico è dedicato a Federico Fellini (non a caso le video-proiezioni si aprono proprio sulla facciata dello Studio 5 di Cinecittà per poi proseguire con locandine di film e tanti coloratissimi disegni/bozzetti dello stesso regista) e sul grande palcoscenico areniano si muovono un po’ tutti i grandi personaggi nati dall’estro del grandissimo regista: si notano alcuni personaggi interpretati da Giulietta Masina oltre allo Sceicco bianco ed altri protagonisti di tanti film. Sostanzialmente il libretto è seguito abbastanza alla lettera, senza grandi stravolgimenti, e questo giova allo spettacolo che si fa guardare senza problemi (forse la visione televisiva toglie un po’ alla resa

A MONACO DI BAVIERA (in streaming)... PER IL PRIMO FILTRO D'AMORE DI JONAS E ANJA

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La Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera ha messo in scena per il suo Opernfestspiel una nuova produzione del capolavoro wagneriano Tristan und Isolde , il cui motivo principale era senza dubbio il debutto dei due protagonisti Jonas Kaufmann e Anja Harteros nonché il congedo formale del direttore musicale del teatro bavarese Kirill Petrenko, prossimo ormai ad entrare pienamente in carica con i Berliner Philharmoniker. Quale occasione migliore per dedicarsi a quasi quattro ore di streming… di altissima qualità, tra l’altro. Lo spettacolo, con la regia di Krzsystof Warlikowski, non ha dato sostanzialmente nulla all’opera in quanto personalmente l’ho trovato scialbo e incompleto: certo nulla a che vedere con il recente Tristan di Aix (quello sì veramente brutto visivamente) ma l’impressione è che qui di originalità ce ne sia veramente poca. La scena è sostanzialmente la stessa per tutta l’opera (un grande salone dalle pareti di legno, molto nord-europeo): pochissimi i movimenti

A VERONA... PER LA "PRINCIPESSA DI GELO" DI ANNUSKA

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L’Arena di Verona, per una sera, torna agli antichi splendori con Turandot … Serata fresca quella di ieri che ha visto sul palco dell’anfiteatro di Piazza Bra andare in scena l’ultima fatica di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento (curato dalla Fondazione con l’importante contributo video del team D-Wok) e con un cast d’eccezione capitanato dalla star Anna Netrebko. L’ansia per lo spettacolo (e soprattutto per ascoltare la “Principessa di gelo” della grande diva) è stata tanta perché intorno alle 19 un violentissimo temporale ha letteralmente “inondato” Verona che fortunatamente si è sfogato fino a mezz’ora prima dell’inizio. L’impianto scenico è composto, oltre dai 400 mq. di schermi sui quali si dipanano gli affascinanti video, da tre pedane rotonde in proscenio oltre alla classica struttura fatta da scale che, in parte, ricorda l’ingresso della Città proibita di Pechino. In scena ci sono solo figuranti e ballerini mentre il coro è posizionato sulle gradinate laterali al palc