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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

A FIRENZE (via radio) PER LA DOPPIA INAUGURAZIONE DEL MAGGIO

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L’edizione numero 83 del Maggio Musicale Fiorentino riesce ad andare in scena con il pubblico in presenza. E grazie alle frequenze di Radiotre Rai il pubblico italiano ed estero può essere virtualmente presente. Doppia inaugurazione tra il 26 e il 27 aprile con un concerto e un’opera lirica, come da tradizione del festival.   Lunedì 26 protagonista è stato Daniele Gatti che ha diretto l’Orchestra e il Coro del Maggio in un programma totalmente dedicato ad Igor Stravinskij, in omaggio al 50° anniversario della sua morte: insieme alla notissima Sinfonia di salmi per coro e orchestra è stata eseguita anche la meno nota Sinfonia in do . La composizione orchestrale/corale parte dall’ispirazione religiosa arrivando ad una spiritualità tutta stravinskijana, profonda e ancestrale. Il secondo brano in programma, che può essere ricompreso nel “periodo neoclassico” del compositore, è pieno di riferimenti al Sei-Settecento, naturalmente rivisti da un ripensamento e da un gusto tutto “nove

A PARMA (in tv) PER IL MONDO SOSPESO... DI PELLEAS E MELISANDE

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«So benissimo che non si può canterellare o fischiettare nessun pezzo della mia opera, e sono consapevole che nessun frammento della mia musica avrà mai gli onori di un organetto né di una pianola. Inutile precisare che ne sono entusiasta. Non c’è canto nella vita: ci sono ritmi, atmosfere, colori, ma queste cose, anche se variano incessantemente, si succedono senza soluzione di continuità per l’eternità» . Così si esprimeva Claude Debussy parlando del suo Pelléas et Mélisande e non si può che convenire con questa sua affermazione. Ieri sera si è potuto rivedere e riascoltare il capolavoro di Debussy, nella messa in scena che nelle settimane scorse è stata allestita al Teatro Regio di Parma. Lo spettacolo, pensato dal duo canadese Barbe & Doucet non è pensato propriamente per la ripresa televisiva (l’allestimento era quello previsto per inaugurare l’anno di Parma – Capitale della Cultura) ma le immagini che il mezzo televisivo ci offre sono di bell’effetto. L’ambientazione che

A VIENNA (in streaming) PER IL PARSIFAL… DETENUTO

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Gran parte del teatro musicale wagneriano si presta, soprattutto in terra germanica, a trasposizioni certe volte molto azzardate che vanno a snaturare il senso stesso della composizione. Un esempio lampante lo si è potuto vedere nella nuova produzione di Parsifal andato in scena in questi giorni alla Staatsoper di Vienna pensata dal regista Kirill Serebrennikow . L’artista russo si trova, in patria, in una condizione particolarissima in quanto condannato a tre anni (fortunatamente ora è agli arresti domiciliari) per frode ai danni del ministero russo della cultura e questa condizione non può che far venire alla mente la situazione ben peggiore che sta tuttora vivendo Alexey Navalny. La sfortunata situazione personale di Serebrennikov sicuramente ha giocato un ruolo fondamentale nell’ambientare il primo atto dell’opera in una prigione desolata chiamata Montsalvat. Chi guarda lo spettacolo dallo schermo può assistere alla vita quotidiana del carcere in cui nulla viene tralasciato: t

CON LA TRAVIATA ROMANA... NON SI RIPETE IL MIRACOLO DEL BARBIERE

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Il connubio Gatti/Martone, che qualche mese fa aveva ottenuto ottimi riscontri al Teatro dell'Opera di Roma nell'allestimento del Barbiere  rossiniano, purtroppo non centra l'obiettivo in questa messa in scena "simil cinematografica" della Traviata  di Giuseppe Verdi. Il melodramma verdiano meno si presta al "gioco" cinematografico di Mario Martone rispetto al capolavoro rossiniano e quindi la scelta (sicuramente interessante) di sfruttare tutti gli spazi del teatro per ambientare le vicende di Violetta & C. giovano fino ad un certo punto alla resa complessiva. Certamente Martone si destreggia bene e riesce ad ottenere anche buoni risultati in alcuni frangenti come, per esempio, nel duetto "Un dì felice eterea" cantato sulle scale che portano al foyer oppure il bellissimo momento che apre il concertato finale del secondo atto con Violetta che intona "Alfredo, di questo core" dietro la tenda di velluto che conduce alla platea. Anch

CONCERTI PASQUALI IN TV E VIA STREAMING... ALCUNE CONSIDERAZIONI

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Nella settimana che ha portato alla Pasqua in tv e via streaming si è data la possibilità di assistere ad una serie di concerti da alcune delle massime istituzioni musicali italiane. Al Teatro alla Scala si è iniziato con un concerto diretto da Myung Whun Chung, proseguendo poi con una particolare esibizione del coro del teatro diretto da Bruno Casoni e si è concluso il ciclo con il concerto strumentale diretto da Zubin Mehta. Il maestro indiano è protagonista anche del Concerto di Pasqua con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino al Duomo di Orvieto. La stessa orchestra è protagonista che del concerto “fuori programma” all’Opera di Firenze con la direzione di Daniele Gatti. Al Teatro La Fenice è protagonista Claus Peter Flor, a Palermo invece il concerto è stato diretto da Michele Spotti mentre a Cagliari i complessi del Teatro Lirico sono stati guidati da Frederic Chaslin. Il maestro Chung è inoltre il protagonista (come direttore e come solista al pianoforte) a