INIZIO DI STAGIONE IN STREAMING... AL SOCIALE DI ROVIGO

Il Teatro Sociale di Rovigo non potendo mettere in scena la prevista Traviata, che avrebbe dovuto inaugurare la stagione lirica autunnale, ha pensato di allietare il suo fedele pubblico programmando in due fine settimana quattro concerti in streaming gratuito con interessanti proposte musicali.

Il primo concerto, sabato 21, intitolato “L’elisir che desta amore” ha visto la presenza del tenore Raffaele Abete e del basso-baritono Domenico Colaianni, accompagnati entrambi al pianoforte dal maestro Francesco Rosa.

Il programma è stato sicuramente interessante e si è snodato tra alcune arie d’opera famose e altre meno, con due duetti che hanno suggellato il bel affiatamento tra i due artisti.

Raffaele Abete ha deliziato il pubblico con una serie di arie belcantistiche che hanno reso bene il suo bel timbro di voce, limpido e ben propenso all’acuto. Se nell’aria d’apertura del concerto (“A te o cara” dai Puritani di Bellini) era palpabile l’emozione nelle arie successive (“Spirto gentil” da La favorita di Donizetti e “Pourquoi me reveiller” dal Werther di Massenet) la consapevolezza dei mezzi e la voce più calda hanno fatto sì che il cantante potesse offrire un’ottima prova.

Ottima prova anche quella di Domenico Colaianni che apre il suo concerto con l’Aria di Beaupertuis da Il cappello di paglia di Firenze di Rota, continua con una bella interpretazione di “Udite, udite, o rustici” da L’elisir d’amore di Donizetti e chiude alla grande con l’Aria di Tartaglia dalle rarissime Maschere di Mascagni.

Due i duetti proposti: “Ardir, ha forse il cielo” ancora dall’Elisir donizettiano (molto ben cantata) oltre a “Oh Mimì tu più non torni” dalla Boheme di Puccini (meno pregnante e coinvolgente però).

Ottimo l’accompagnamento del maestro Rosa.

Domenica pomeriggio il secondo concerto, dal titolo “Lacrime ardenti, le molteplici passioni del teatro”, ha visto la partecipazione del soprano Michela Bregantin (che ha cantato pur indisposta a causa di una tracheite e per questo da lodare per l’impegno ma ingiudicabile), il tenore Rodrigo Trosino, il baritono Francesco Toso, il basso Michele Zanchi, tutti accompagnati al pianoforte dal maestro Francesco De Poli.

A mio avviso questo concerto è stato qualitativamente inferiore a quello del giorno prima anche se alcune belle cose si sono sentite.

Il basso Michele Zanchi ha interpretato abbastanza bene due arie verdiane: “Un ignoto, tre lune or saranno” da I masnadieri e “Come dal ciel precipita” dal Macbeth.

Interessante, anche se un po’ acerba, la vocalità del tenore Rodrigo Trosino che ha interpretato “Il lamento di Federico” da l’Arlesiana di Cilea e “Una furtiva lagrima” da L’elisir d’amore.

Forse un po’ troppo sgraziata la vocalità di Francesco Toso che ha interpretato “Hai già vinto la causa” dalle Nozze di figaro mozartiane e “La donna russa è femmina due volte” dalla Fedora di Giordano.

I brani a più voci sono stati il duetto “Ai perigli della sorte” dall’Elisir d’amore (ben caratterizzato da Trosino e Toso) oltre al brano inziale dedicato alla festa di Santa Cecilia oltre a “Musica proibita” di Stanislao Gastaldon (tutti i protagonisti hanno cantato).

Un intermezzo molto interessante è stato quello del giovane Michele Ballo che ha eseguito, imbracciando il suo violoncello, “Une larme” per violoncello e pianoforte.

Primo fine settimana musicale positivo per il Teatro Sociale di Rovigo… in attesa dei prossimi due concerti con grandi assi del canto: Simone Piazzola, Giacomo Prestia e Claudia Pavone.


Qui di seguito i link per vedere i due concerti.


Concerto L'ELISIR CHE DESTA AMORE:


Concerto LACRIME ARDENTI, LE MOLTEPLICI PASSIONI DEL TEATRO:



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