A VIENNA (in streaming)... PER IL BUON "VECCHIO" CAVALIERE DELLA ROSA

La sera di Pasqua, in diretta streaming, si è potuto assistere alla recita di Der Rosenkavalier messa in scena sul palco della Staatsoper di Vienna, nella storica edizione con la regia di Otto Schenk e la direzione orchestrale di Philippe Jordan.

Il Rosenkavalier di Schenk è uno dei classicissimi spettacoli che ancora calcano le scene del massimo teatro viennese (quest'anno sono ben 54 anni) e, seppur la ormai vetustà delle scenografie, continua ad avere ancora il suo fascino. Ogni movimento, ogni singola contestualizzazione è prettamente attinente a quanto si legge nel libretto. Inconfondibile è ormai la camera da letto della Marescialla, con i suoi broccati e le sue pareti, Mohammed (in questo caso un bambino di carnagione chiara e non moro) che corre di qua e di là con le sue inconfondibili pantofole ai piedi. E poi la maestosità del palazzo di Faninal nel secondo atto, con la sontuosa scalinata e quell'andare e venire di servi e lacchè. Ed infine la taverna del terzo atto, scherzoso "nido d'amore" della coppia Ochs-Mariandel (che come ben sappiamo è Octavian travestito). 

Tutta questa atmosfera retrò, a mio parere, ancora giova a questo capolavoro assoluto di Richard Strauss che si dimostra, se ancora una volta ce ne fosse bisogno, immortale.

Domanda: chissà quando riuscirà la Staatsoper, con il coraggio dimostrato lo scorso anno dalla Staatsoper di Monaco di Baviera, a pensare ad un nuovo allestimento... ma fino a quando non deciderà per noi andrà bene il buon "vecchio" Rosenkavalier.

Motivo di interesse di questa produzione era senz'altro la presenza sul podio di Philippe Jordan, direttore musicale del teatro viennese. Nel complesso la sua concertazione non convince appieno. L'orchestra suona magnificamente (i soli di legni e delle prime parti degli archi sono piccoli ceselli dorati) ma il ritmo impresso dal direttore certe volte risulta essere troppo roboante. I momenti di fortissimo (e durante tutta l'opera ce ne sono parecchi) paiono essere troppo "strombazzati": dagli ottoni ci si aspetterebbe un suono più rotondo e meno "argentino". In altri momenti l'orchestra in fortissimo tende a coprire le voci. Molto meglio i momenti di intimità come, per esempio, buona parte del primo atto oppure il grande terzetto finale. Se si può fare un appunto di fondo, rispetto alla concertazione del maestro svizzero, è la mancanza di dolcezza e levità (anche nei momenti di maggiore ritmo e concitazione) nonché quell'aura di malinconia che permea tutta la partitura. Sono convinto che con gli anni Jordan perfezionerà il suo approccio a questo capolavoro di Strauss... diamogliene il tempo.

Il cast è nel complesso molto interessante anche se non del tutto omogeneo.

Günther Groissböck è forse il miglior Ochs attualmente disponibile... e qui lo dimostra con una prova maiuscola. Canto appropriato, giusta verve per un personaggio tra il comico e il tragico (delle volte gli darei delle sberle!!!), domina la scena con il giusto piglio e ci lascia un bellissimo finale di secondo atto.

Maria Bengtsson è una Marescialla di prim'ordine: pur non avendo una voce dall'estensione amplissima dona regalità alla figura della donna matura che guarda al tempo che scorre e inevitabilmente porta via gioventù ed amori.

Christina Bock è un buon Octavian che ben si destreggia nel ruolo "en travesti" anche se la resa è abbastanza discontinua. Se buoni risultano il primo e terzo atto non particolarmente a fuoco risulta invece la resa del secondo atto, dove il mezzosoprano tedesco pare essere sopraffatto dal magma musicale straussiano nonché dalle voci potenti dei colleghi.

Graditissima sorpresa è quella di Louise Alder, una bellissima e bravissima Sophie: linea di canto perfetta, acuti cristallini, ottime mezze voci. Insieme a Groissböck sicuramente la migliore dell'intero cast.

Adrian Eröd è un buon Faninal così come ben caratterizzati sono il Valzacchi di Thomas Ebenstein e l'Annina di Stephanie Maitland. Buono ma non entusiasmante il Cantante impersonato da Josh Lovell.

Tutti buoni i ruoli di contorno così come apprezzabile è la prova del coro.


Diretta streaming del 17 aprile 2022 - ★★★☆☆  

Commenti

  1. Magari ce ne fossero di più di certe "vetustà" scenografiche! Noi amanti della lirica saremmo certamente più contenti se non dovessimo continuamente assistere a certi obbrobri cosiddetti "innovativi".

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  2. Personalmente non disprezzo le regie moderne ed innovative... basta che l'idea di fondo sia basata sulla musica e su quello che è segnato in partitura e libretto. Comunque di spettacoli come questo... ne vedrei mille al giorno.

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