A MILANO... PER LA STELLA LUCENTE DI ASMIK GRIGORIAN

Ripresa dalla pausa estiva migliore non ci poteva essere per il Teatro alla Scala che propone al suo pubblico il ritorno di Asmik Grigorian, dopo il successo ottenuto nel marzo scorso sempre sul palco del Piermarini nel ruolo di Liza nella Dama di picche di Cajkovskij e a poche settimane di distanza dall'ottima interpretazione dei tre ruoli femminili principali del Trittico pucciniano al Festival di Salisburgo.

Recital particolarissimo quello del soprano lituano che propone al pubblico, nella prima parte, alcune commoventi romanze di Cajkovskij mentre nella seconda parte tutta l'attenzione è dedicata alle liriche di Sergei Rachmaninov, alle quali la Grigorian ha dedicato il suo ultimo lavoro discografico "Dissonance".

Così come nell'incisione discografica la Grigorian è supportata anche qui a Milano da Lukas Geniusas, che non solo l'accompagna ma offre una prestazione di altissimo livello interpretativo anche grazie ad una esecuzione di prim'ordine di tre brani per pianoforte solo di Cajkovskij (Romanza in fa minore op. 5, Scherzo humoristique op. 19 n. 2 e Dumka in do minore op. 56).

Delle romanze di Cajkovskij, quasi tutte di impronta pessimistica e melanconica, sono sicuramente da ricordare Nel turbinio della danza op. 38 n. 3, che ha aperto il concerto, e Trema una lacrima op. 6 n. 4.

Ma è nella seconda parte del concerto che Asmik Grisorian spicca il volo, in un crescendo di emozioni a non finire che coinvolgono sempre di più il pubblico.

Queste romanze di Rachmaninov, che non superano mai i tre o quattro minuti di durata, sono dei piccoli capolavori che racchiudono ognuna un piccolo mondo. La Grigorian le domina con una precisione, un afflato, una maestria, una cura e un coinvolgimento che lasciano letteralmente incantati. La sua voce corre benissimo nell'ampia sala e non risulta mai sforzata. Ogni nota è cesellata così da far capire all'ascoltatore, pur nella difficoltà dell'ascolto, il mondo interiore che c'è nell'intimo del brano. La cantante non solo emoziona... ma si emoziona e al termine di una delle romaze più dolci e sognanti è costretta ad asciugare alcune lacrime che le scendono dagli occhi.

Ogni singola interpretazione è da manuale ma sicuramente non posso non ricordare Bimba! Sei bella come un fiore op.8 n. 2, l'elegiaca Il sogno op. 8 n. 5, la malinconica Ti aspetto op. 14 n. 1 e la particolarissima Dissonanza op. 34 n. 13.

Al termine del concerto il pubblico tributa giustamente applausi a non finire e viene ripagato da tre bis sempre di Rachmaninov.

Ultima considerazione personale: io ho acquistato ancor prima della sua uscita il cd della Grigorian, che è un prodotto tecnicamente e qualitativamente perfetto... però quello che questa cantante riesce a dare dal vivo non ha eguali.

Cara Asmik... speriamo di rivederti presto in Italia.

 

Milano, Teatro alla Scala - 4 settermbre 2022  ★★★★★

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