A PESARO (alla radio)... PER LA COPPIA AURELIANO / ADELAIDE

Dopo la curiosità suscitata dall'Eduardo e Cristina inaugurale il ROF 2023 è proseguito con altre due produzioni: Aureliano in Palmira nel riallestimento dello spettacolo del 2014 con la regia di Mario Martone e Adelaide di Borgogna in un nuovo allestimento con la regia di Arnaud Bernard.

Avendo ascoltato le due opere alla radio mi soffermerò solo sull'aspetto musicale.

Partendo da Aureliano non si può prendere in esame la direzione orchestrale, affidata ad uno specialista della musica barocca come George Petrou. Sinceramente l'esito della sua concertazione mi ha soddisfatto, riuscendo a dare alla buonissima Orchestra Sinfonica G. Rossini un bel timbro e giusti colori per il giovane Rossini. A cercare il pelo nell'uovo forse non sono risultate centratissime le dinamiche di tempo che, anche nel Rossini serio, sono la peculiarità del "cigno di Pesaro".

Molto apprezzabile il cast, sia per l'impegno che per la resa, con le due punte di diamante dei ruoli femminili. 

Sara Blanch (ascoltata in Lucia a Palermo) è un'ottima Zenobia, dalla linea di canto cristallina, sicura nelle puntature in alto e ben proiettata nelle agilità.

Raffaella Lupinacci è anche lei ottima nella parte en travesti di Arsace. Ben centrata la linea di canto e nessuna difficoltà nel canto d'agilità.

Uno scalino al di sotto delle due protagoniste femminili è l'Aureliano di Alexey Tatarintsky che, seppur nella difficoltà mastodontica della parte, risulta piuttosto freddo nonché troppo propenso all'effetto "vecchia maniera" del canto tenuto, anche troppo... (è qui bisognerebbe fare un appunto al direttore d'orchestra che glielo ha permesso).

Molto bene i ruoli comprimari: Marta Pluda (Publia),  Alessandro Abis (Gran Sacerdote), Sunnyboy Dladla (Oraspe), Davide Giangregorio (Licinio) ed Elcin Adil (un pastore).

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La sera successiva ad Aureliano si è avuto modo di ascoltare la nuova produzione di Adelaide di Borgogna, con un cast sulla carta molto interessante.

La direzione è affidata a Francesco Lanzillotta che guida un'ottima Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. La sua concertazione è molto tagliente, in alcuni casi oserei dire asciutta (se la si confronta poi con qulela di Jader Bignamini di Eduardo e Cristina, pienissimo di pagine derivanti proprio dell'Adelaide) e ci porta un Rossini sicuramente diverso ma comunque affascinante quant'anche un po' rivolto all'opera che verrà dopo di lui.

Olga Peretyatko torna dopo un po' di anni al ROF e lo fa nella maniera migliore. Ottima la sua Adelaide, molto improntata al fraseggio ma con le giuste puntature e le ben calibrate acrobazie vocali.

Ottima anche Varduhi Abrahamyan come Ottone, che pare molto maturata rispetto all'Arsace di Semiramide di qualche anno fa. Anche nel suo caso ottima la linea di canto, dove non si trovano squilibri tra il registro grave e quello acuto.

Ottimi risultati riesce ad averli anche René Barbera nell'ostica parte di Adelberto.

Grande sorpresa in positivo poi è arrivata da Riccardo Fassi (Berengario) e Paola Leoci (Eurice), che rendono a dovere due parti tutt'altro che semplici da cantare.

Ben centrati anche Valery Makarov (Iroldo) e Antonio Mandrillo (Ernesto).


Aureliano in Palmira

Diretta radiofonica (Radio3) del 12 agosto 2023 - 🌟🌟🌟🌟


Adelaide di Borgogna

Diretta radiofonica (Radio3) del 13 agosto 2023 - 🌟🌟🌟🌟

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