RACCONTI DA BRUXELLES... CHE NON ENTUSIASMANO.

Durante i giorni festivi a ridosso del Natale ho avuto modo di vedere la nuova produzione de Les contes d’Hoffmann di J. Offenbach in scena al Theatre de la Monnaie di Bruxelles. L’interesse di questa produzione è per l’allestimento curato da Krzysztof Warlikowski per la parte registica e Alain Altinoglu per la direzione d’orchestra. Entrambe le parti, a mio avviso, non hanno dato il meglio. Parto dalla visione registica… L’ambientazione dell’opera è nel mondo del cinema negli anni '50 o '60: cosa già vista mille volete, adattata a molte altre opere, il tutto è però a prima vista noioso e non ha nulla di "fantastico". Hoffmann è un regista alle prese con le attrici (cosa molto attuale), per molti momenti dello spettacolo è in mutande, ci sono poi una serie di intermezzi recitati che non hanno nulla a che fare con il lavoro di Offenbach e anzi vanno ulteriormente a snaturarne l’intero assetto. Nemmeno le scene (con proiezioni totalmente incomprensibili ...