A VERONA (in tv) PER LA CAVALLERIA CHE INAUGURA LA STAGIONE ARENIANA
Interessante idea quella di portare, da parte della RAI, l’opera in prima serata durante queste sere estive. La scelta è quella di farci assistere a tre delle produzioni operistiche della Fondazione Arena di Verona che sono attualmente allestite nell’anfiteatro romano.
La prima opera trasmessa è Cavalleria rusticana di Pietro
Mascagni, con la concertazione di Marco Armiliato e un cast, sulla carta,
interessante.
Naturalmente quando si parla di Arena non possono che venire in mente le
scene mastodontiche e le centinaia di masse artistiche in scena. Nulla di tutto
questo… naturalmente per stare alle regole da pandemia da Covid19. Le scene
sono minimali e sul fondo del palcoscenico funzionano 400 mq. di schermi a led
che trasmettono immagini in alta definizione che cambiano, a seconda del
momento, e immergono lo spettatore nell’atmosfera che il racconto operistico ci
propone. Forse la ripresa televisiva non rende a pieno questo gioco di immagini
ma comunque si percepisce una certa cura in tutto questo. La regia sostanzialmente
non esiste anche se i figuranti si muovono abbastanza bene in scena mentre il
coro è posizionato, in vestito di gala e ben distanziato, sulla gradinata laterale
sinistra rispetto al palco.
Marco Armiliato dirige discretamente un’orchestra poco attenta ed anzi,
in alcuni momenti, proprio maldestra (attacchi imprecisi, modulazioni non a
tempo, parecchie imperfezioni qua e là) così come non sempre è preciso il
rapporto orchestra/coro e orchestra/ solisti. È un peccato perché quando riesce
a tenere bene le redini degli orchestrali gli impasti di suono prendono il volo
e si sente magicamente come la musica di Mascagni sia meravigliosa in ogni suo
aspetto. Speriamo che la concertazione e l’amalgama siano migliorate con l’andare
avanti delle recite.
Sonia Ganassi è una buona Santuzza anche se il peso vocale del
personaggio, quando si scalano le vette più alte del pentagramma, non è
completamente a fuoco. L’interprete è però di prim’ordine e supplisce con l’esperienza
dove la voce fa un po’ di fatica.
Murat Karahan porta una voce robusta, anche se dal timbro non
particolarmente bello, a Turiddu. La sua interpretazione è abbastanza
monocorde, con qualche piccola sbavatura e una scena finale un po’ sottotono.
Però la voce corre e rende, nel complesso, un discreto Turiddu.
Amartuvshin Enkhbat è un ottimo Alfio, forse anche troppo nobile nel
timbro e nell’accento. Non particolarmente curato sotto l’aspetto registico
(sembra un mezzo gangster che smercia in continuazione mazzette di soldi… altro
che carrettiere) nel complesso è il migliore del cast.
Clarissa Leonardi è una Lola dalla voce tanto piccola e poco lineare come
invece è “tanta” sotto l’aspetto fisico.
Agostina Smimmero è una Lucia più che sufficiente.
Alla fine… onore alla RAI e all’Arena per l’operazione mediatica, ma ci
si poteva attendere molto di più sotto l’aspetto prettamente artistico.
Di seguito il link per vedere lo spettacolo:
https://www.raiplay.it/video/2021/07/Cavalleria-Rusticana-5bcc2de9-ccc7-4835-8f9f-368427214bbc.html
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