A MATERA VINCE... MASCAGNI!!!
Suggestiva rappresentazione di "Cavalleria rusticana" en plen air, tra i sassi di Matera.
Operazione di sicuro fascino che ha avuto il pregio di poter contare su di una scenografia naturale per il capolavoro di Mascagni.
E proprio Mascagni, con le sue straordinarie melodie e la carica emotiva della sua musica, risulta il vero vincitore della serata.
Merito principale di tutto questo va dato a Juraj Valcuha che guida mirabilmente, in un contesto sicuramente non facile, i complessi artistici del Teatro San Carlo di Napoli. Ritmi serrati, tempi che accelerano e rallentano da manuale, cercando di seguire al meglio le indicazioni della partitura. Un intermezzo emozionante!
I cantanti cercano di seguire al meglio le indicazioni del direttore slovacco ma ci riescono, a mio parere, solo in parte.
Buona la Santuzza di Veronica Simeoni, che ha tutte le note ma non riesce a dare quello spessore alle note che il personaggio dovrebbe avere.
Molto buona Mamma Lucia così come Lola.
Delude le aspettative Roberto Aronica nel ruolo di Turiddu: voce a tratti un po' calante, certe volte ingolata, forse un personaggio non a pieno nelle sue corde. Dispiace perché è un interprete che ho apprezzato in tante occasioni... forse il luogo è una forma non ottimale hanno inficiato la prestazione.
Buono anche l'Alfio di George Gagnidze, un lupo da palcoscenico, che riesce a rendere abbastanza bene la breve ma importante figura del "cornuto".
Sulla regia tralascio... Coro praticamente statico e personaggi che passeggiavano tra il palcoscenico e una lunga passerella. Belle, viste dalla TV, le proiezioni video.
Quindi vittoria della musica, di Mascagni... e anche di Matera.
Operazione di sicuro fascino che ha avuto il pregio di poter contare su di una scenografia naturale per il capolavoro di Mascagni.
E proprio Mascagni, con le sue straordinarie melodie e la carica emotiva della sua musica, risulta il vero vincitore della serata.
Merito principale di tutto questo va dato a Juraj Valcuha che guida mirabilmente, in un contesto sicuramente non facile, i complessi artistici del Teatro San Carlo di Napoli. Ritmi serrati, tempi che accelerano e rallentano da manuale, cercando di seguire al meglio le indicazioni della partitura. Un intermezzo emozionante!
I cantanti cercano di seguire al meglio le indicazioni del direttore slovacco ma ci riescono, a mio parere, solo in parte.
Buona la Santuzza di Veronica Simeoni, che ha tutte le note ma non riesce a dare quello spessore alle note che il personaggio dovrebbe avere.
Molto buona Mamma Lucia così come Lola.
Delude le aspettative Roberto Aronica nel ruolo di Turiddu: voce a tratti un po' calante, certe volte ingolata, forse un personaggio non a pieno nelle sue corde. Dispiace perché è un interprete che ho apprezzato in tante occasioni... forse il luogo è una forma non ottimale hanno inficiato la prestazione.
Buono anche l'Alfio di George Gagnidze, un lupo da palcoscenico, che riesce a rendere abbastanza bene la breve ma importante figura del "cornuto".
Sulla regia tralascio... Coro praticamente statico e personaggi che passeggiavano tra il palcoscenico e una lunga passerella. Belle, viste dalla TV, le proiezioni video.
Quindi vittoria della musica, di Mascagni... e anche di Matera.
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