MOZART RIVISTO... A SALISBURGO SI PUO'!!!

Il secondo titolo operistico dell’edizione numero 100 del Festival di Salisburgo è il Così fan tutte dell’amato Mozart.

Grazie alla trasmissione della Radio Austriaca ho potuto ascoltare un’edizione veramente di altissimo livello. Naturalmente parlerò solo della parte musicale ricordando che la regia dello spettacolo è affidata a Christof Loy. È giusto che io ricordi il regista perché lo spettacolo, anche se solo audio, non può prescindere dalla concezione registica. Infatti l’opera è stata “accorciata” tagliando un po’ di recitativi e alcuni brani musicali (oltre ad alcuni tagli all’interno di altri). Il tutto per rendere l’opera omogenea, senza interruzioni, così da farla durare un po’ più di due ore, in conformità con le norme sul contenimento della pandemia da Covid-19.


Ci si accorge subito che un po’ di musica manca… ma l’esito finale della rappresentazione non è assolutamente inficiato da questo. A mio modo, pur mancando una mezz’ora di musica, la cosa è filata via liscia tenendo l’ascoltatore attento e vigile fino all’ultima nota.


Se sulla regia non posso esprimermi voglio elogiare colei che, a mio modo di vedere, è stata la vera trionfatrice della serata: Joana Mallwitz che ha guidato gli splendidi Wiener Philharmoniker. La giovane direttrice è un talento cristallino che ha dato una lettura del capolavoro mozartiano sinceramente nuovo per me: la sua direzione è elettrizzante il giusto, i tempi sono svelti ma non eccessivi, i momenti melodici e meditativi (di cui la partitura è intrisa dall’inizio alla fine) sono sostenuti con una lievità impressionante. Il punto più alto a mio modo di vedere è nell’aria di Ferrando “Un’aura amorosa”… da ascoltare e riascoltare più volte. Un’autentica rivelazione per me.

Il cast a disposizione è molto buono, anche se un po’ al di sotto della bellissima direzione d’orchestra.


Le due giovani “dame ferraresi” sono interpretate da Elsa Dreisig (Fiordiligi) e Marianne Crebassa (Dorabella). La prima ha una bella voce, molto buona sui filati e ancora possibilità di crescita e affinatura; non convincente al massimo in “Come scoglio” ci lascia però dal finale primo in poi un’ottima interpretazione con l’apice nel rondò “Per pietà ben mio perdona”. Marianne Crebassa è un’ottima Dorabella e a mio avviso la si può ben definire come la migliore interprete di tutto il cast. La sua voce da autentico e puro mezzosoprano è molto migliorata da quando l’ho ascoltata nel Lucio Silla scaligero: il registro centrale è pastoso ma non grosso e quando le note cominciano ad alzarsi non si percepisce nessuna difficoltà da parte dell’interprete. Insomma, al giorno d’oggi una Dorabella ideale.


La coppia di “giovani ufficiali” è invece impersonata da Andre Schuen (Guglielmo) e Bogdan Volkov (Ferrando). Bella voce baritonale quella di Schuen che nei duetti con la Crebassa dà il meglio di sé, forse ancora di più rispetto a quelli col compagno maschile. Volkov ha una voce chiara, abbastanza omogenea in tutti i registri e con morbidezza arriva alle note più acute che la partitura gli riserva. Una nota di merito, già citata, è la bella esecuzione di “Un’aura amorosa”.


Despina è interpretata da Lea Desandre: la sua voce non è particolarmente interessante (anzi a me pare piuttosto bruttina) ma canta bene con la verve giusta che serve ad un personaggio come quello della spigliata e scaltra cameriera.

Johannes Martin Kranzle, sentito spesso in ruoli wagneriani, dà voce a Don Alfonso. Anche lui non mi entusiasma in quanto a timbro e anche un po’ a pronuncia, però qui devo dire che era totalmente in parte.

Nel complesso una esecuzione di Così fan tutte che, credo, sarà ricordata a lungo.

 

Qui di seguito il link della pagina della Radio Austriaca dove sarà possibile ascoltare (ancora per qualche giorno) la registrazione dell’opera:

https://oe1.orf.at/player/20200815/608433 


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