VIVA PESARO E VIVA ROSSINI SEMPRE!!!

L’edizione 2020 del Rossini Opera Festival di Pesaro si è aperta ufficialmente, nell’ottocentesco teatro cittadino, con la rappresentazione in forma scenica de La cambiale di matrimonio, prima opera di Rossini ad essere rappresentata nel 1810 al Teatro San Moisè di Venezia.

La cambiale di matrimonio è una farsa che però non sfocia mai nella volgarità… anzi la musica che scrive Rossini è sublime. Non si direbbe all’ascolto che un ragazzotto di diciott’anni ne sia il compositore tanto la musica è bella, ispirata e fantasiosa.

La nuova produzione messa in cantiere dal ROF, in collaborazione con l’Opera di Muscat, di avvale della regia di Laurence Dale e delle scene e costumi di Gary McCann. L’ambientazione è quella di una casa borghese inglese di inizio Ottocento e ci porta, con veloci cambi scena, dalla facciata della dimora fino alle stanze, al salone e alla cucina. Visivamente uno spettacolo bello e colorato, dove Dale gioca su un umorismo molto british invece delle vecchie gag banali e, molte volte, di cattivo gusto (io resto sempre dell’avviso che lo spettatore deve sorridere e non sganasciarsi dalle risate). Unico elemento un po’ bizzarro (che se non ricordo male ritrovavamo anche nello storico spettacolo del ROF con la regia di Luigi Squarzina) è l’orso che Slook porta con sé e che dopo l’iniziale terrore generale si rivela un bonaccione, al punto di mettersi ai fornelli per preparare la torta nuziale per Fannì e Milfort.

La compagnia di canto predisposta dal direttore artistico del Festival Ernesto Palacio è sicuramente interessante.

Due a mio avviso le punte di diamante di un cast nel complesso molto buono. In primis è da citare Carlo Lepore che esegue da grande leone da palcoscenico il ruolo di Tobia Mill. La sua è una interpretazione centratissima, molto ben cantata anche grazie alla sua bella e pura voce di basso, ancora fresca e agile nell’emissione.

Altro diamante del cast è sicuramente Giuliana Gianfaldoni, che ritorna a Pesaro dopo la splendida Corinna de Il viaggio a Reims dello scorso anno. Qui porta in scena una Fannì deliziosa, maliziosa e musicalissima, duttile nel fraseggio e sicura nell’emissione così come nelle agilità che la partitura richiede. Una bellissima conferma questo soprano che sicuramente si sta aprendo una carriera di tutto rispetto.

Molto interessante, anche facendo un parallelo con Carlo Lepore, è lo Slook di Iurii Saimolov che padroneggia bene, pur nella giovane età, la sua chiara voce di baritono. Buonissima l’emissione, interessante la pronuncia e ottima la sua propensione alle agilità richieste da Rossini.

Buona la prova di Davide Giusti come Milfort oltre agli azzeccati (musicalmente e scenicamente) Pablo Gàlvez come Norton e Martiniana Antonie come Clarina.

La delusione maggiore dal punto di vista musicale è arrivato da Dmitry Korchak alla guida della buona Orchestra Sinfonica G. Rossini. I tempi che stacca, fin dall’accordo iniziale della sinfonia d’apertura, sono abbastanza lenti, anche fin troppo metronomici ma soprattutto quello che si sente è una pesantezza nel suono che proprio non si addice alla freschezza della musica scritta da Rossini. Inoltre in più di una occasione è sembrato che il volume orchestrale non sostenesse abbastanza i cantanti… e questa è cosa gravissima se pensiamo che Korchar è un cantante di tutto rispetto e quindi dovrebbe, più di altri, sapere quando e dove si deve sostenere il canto. Direzione quindi… rimandata a settembre.

La prima parte della serata inaugurale ha visto l’esecuzione, in forma di concerto naturalmente, della cantata rossiniana (orchestrata da Salvatore Sciarrino) Giovanna d’Arco con la voce del mezzosoprano Marianna Pizzolato. L’esecuzione, a mio avviso, è stata discreta e nulla più. Credo che la Pizzolato non fosse particolarmente in forma (la sera della generale ha annullato l’esecuzione per una indisposizione) perché la sua vocalità è risultata abbastanza sbiadita sia nel registro acuto che in quello centrale. Stessa impressione anche per la direzione di Korchak che si è posizionato su un accompagnamento lento e pesante, facendo già presagire gli esiti direttoriali che sarebbero usciti dalla Cambiale.

Qui di seguito i link per seguire le due parti della serata:

https://www.youtube.com/watch?v=Z6eiathr72A (Cantata GIOVANNA D'ARCO)

https://www.youtube.com/watch?v=T0eEBsWOSVU (LA CAMBIALE DI MATRIMONIO)

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