CONCERTI PRE-NATALIZI (IN STREAMING)... DAL TEATRO SOCIALE DI ROVIGO

Il Teatro Sociale di Rovigo, proseguendo il solco aperto le scorse settimane, continua la sua attività di promozione culturale proponendo nelle immediate vicinanze del Natale due bei concerti in streaming dedicati a Verdi e al trio Vivaldi / Haendel / Mozart.

Martedì 22 protagonista è stato Giuseppe Verdi con un programma interamente a lui dedicato dal titolo “La debolezza in me può diventar furor”. Interpreti sono stati il basso polesano Riccardo Zanellato assieme al Quartetto d’archi del Teatro alla Scala.

Il percorso musicale proposto si è avvalso dei testi proposti dalla brava e coinvolgente Lella Costa (che ci accompagna anche nel concerto del giorno successivo).

Riccardo Zanellato ha proposto tre grandi pagine verdiane mentre il quartetto scaligero (Francesco Manara e Daniele Pascoletti, violino; Simonide Braconi, viola; Massimo Polidori, violoncello) ha suonato magistralmente il quartetto in mi minore oltre alla trascrizione del “Cortigiani, vil razza, dannata” dal Rigoletto.

La carriera di Zanellato è costellata da una serie di personaggi verdiani sui quali continua a poggiare gran parte del suo successo e qui ce ne propone due oltre ad un estratto della Messa da Requiem, che ha cantato un po’ dappertutto in giro per il mondo.

La sua esibizione inizia proprio con un estratto dal Requiem, “Confutatis”, cantato con una giusta pregnanza e una salda introspezione.

Zaccaria è sicuramente il personaggio operistico più cantato dal basso polesano (ricordo personalissimo… io che vado a scuola canto da lui che ha sul leggio del pianoforte lo spartito del Nabucco che era prossimo a debuttare in Germania!!!) e la sua immedesimazione nella parte è straordinaria. “Vieni o levita al tempio” è cantata quasi a filo di voce con una emozione palpabile.

“Ella giammai m’amò” è una pagina straordinaria (quanto amo il Don Carlo!!!) e Zanellato riesce a far percepire quella che è l’inquietudine profonda di Filippo II.

Alla fine… concerto veramente bello!

Qui di seguito il link per vederlo:


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Mercoledì 23 protagoniste sono state il soprano Gioia Crepaldi (mia concittadina!!!) e il mezzosoprano Laura Polverelli accompagnate dall’Ensemble L’arte dell’arco (con concertatore e violino Federico Guglielmo). Il titolo del concerto era “Longe mala, umbrae, terrores” dal mottetto di Vivaldi che Laura Polverelli ha eseguito subito dopo l’esecuzione della sinfonia dall’opera “Dorilla in Tempe” sempre del Prete Rosso.

Interessanti poi i due brani tratti dal celeberrimo Gloria del compositore veneziano: “Domine Deus”, che ha visto la calda voce di Gioia Crepaldi svettare sopra l’accompagnamento ternario dell’orchestra; il duetto “Laudamus te” è stato ben caratterizzato dalle due soliste.

Bellissimi i brani haendeliani: “Ombra mai fu” dal Serse cantata in maniera toccante dalla Polverelli e “Lascia ch’io pianga” dal Rinaldo eseguita con espressione e dolcezza dalla Crepaldi. Bello infine il duetto, sempre dal Rinaldo, “Scherzano sul tuo volto”.

Chiusura di concerto dedicata a Mozart con l’impegnativa aria “Ne fortunato istante” dal Lucio Silla interpretata con bell’accento e vigore da Gioia Crepaldi che successivamente, assieme a Laura Polverelli, esegue il duettino “Prenderò quel brunettino” dal Così fa tutte, in cui malizia e contrappunto nel canto la fanno da padrona. Modo migliore di concludere il concerto non poteva esserci.


Ecco qui il link con il concerto:

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